Prossima fermata: Barletta
Di Luigi Mazzoccoli
La squadra
L’Associazione Sportiva Dilettantistica Barletta 1922 nasce con questa denominazione nel 2015, anno in cui la S.S. Barletta Calcio non riesce ad iscriversi al campionato di serie C e viene radiata. La nuova società ottiene l’iscrizione al campionato di Eccellenza pugliese e proprio la stagione scorsa lo vince guadagnandosi la promozione in serie D. Piazza importante, che muove i primi passi nel 1922: tanti i campionati di serie C disputati e anche una storica promozione in serie B nella stagione ’86-’87, con quattro campionati consecutivi disputati nella serie cadetta fino al ’90-’91. La squadra del mister Francesco Farina ha disputato finora un ottimo campionato: al momento occupa il secondo posto in classifica dietro la Cavese, con 28 punti ottenuti grazie a 8 vittorie, 4 pareggi e 2 sole sconfitte, con 14 reti segnate e 9 subite. In casa ha disputato finora 6 partite, con 4 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta (l’ultima subìta in assoluto in questo campionato) il 9 ottobre scorso dal Martina per 2-0; 8 le reti segnate al “Cosimo Putilli“, 5 subite. E’ in serie positiva da ben 8 giornate. Miglior realizzatore Nicola Loiodice con 5 reti.
I precedenti
Ben 17 gli incontri disputati finora dalle due squadre al Putilli di Barletta: il primo nel campionato di Interregionale’50-51, l’ultimo in serie C nella stagione 2014-2015: solo 2 le vittorie del Matera, una per 3-2 nello storico campionato 1978-79 che si concluse con la promozione in serie B e l’altra proprio nell’ultimo incontro, quello già citato del 2014-2015 in serie C; ben 13 le vittorie dei barlettani e solo 2 i pareggi; 14 le reti segnate dal Matera contro le 31 subite. Una curiosità: sul campo di Barletta il Matera disputò in campo neutro la partita casalinga del campionato di serie B contro il Pisa il 16 marzo del 1980 – vinta dai toscani per 1-0 – a seguito della squalifica del XXI Settembre per gli incidenti a margine della precedente partita casalinga col Monza.

La storia
Barletta è una città di oltre 92.000 abitanti nella provincia di BAT, di cui è uno dei capoluoghi. Il nome antico era Bardulos, così come è indicata nella Tabula Peutingeriana, la prima mappa stradale del mondo risalente al Medioevo. Le sue origini si collocano nel IV secolo a.C. quando era lo scalo marittimo di Canusium (l’attuale Canosa) che allora era il centro più importante dell’area nordadriatica della Puglia. Nel 216 nei pressi della vicina Canne si tenne l’omonima battaglia durante la seconda Guerra Punica, che vide i Romani soccombere pesantemente ai Cartaginesi di Annibale. Nel corso dell’Alto Medioevo Barletta acquisì via via sempre maggiore importanza a seguito delle distruzioni della stessa Canne prima e di Canosa dopo e divenne così una vera e propria civitas. La città iniziò a prosperare sotto la dominazione normanna, diventando tappa obbligata per i crociati in partenza verso la Terra Santa e importante centro commerciale per l’intero bacino mediterraneo. Federico II di Svevia volle poi ampliare il castello normano realizzandovi una sua residenza, da cui nel 1228 annunciò la sesta crociata. Anche sotto gli Aragonesi confermò la sua importanza, tanto che re Ferdinando I fu incoronato nel 1459 proprio nella cattedrale della città. Nel 1503 vi si tenne la famosa disfida, uno scontro tra cavalieri italiani e francesi nell’ambito della guerra tra Spagna e Francia: vinsero gli italiani guidati dal capitano Ettore Fieramosca e la città passò sotto il dominio spagnolo. Tra il ‘600 e il ‘700 però inizio il declino della città, sia a causa del malgoverno spagnolo che per una pesante epidemia di peste e diversi terremoti.
Cosa vedere a Barletta
Il Duomo, situato nei pressi del castello, è frutto di stratificazioni millenarie: nei sotterranei sono state ritrovate diverse tombe “a grotticella” del III secolo a.C., i resti una basilica paleocristiana del VI secolo e di un’altra basilica altomedievale risalente al IX-X secolo. L’edificio superiore è stato invece realizzato tra il XII e il XIV secolo e si distingue per la sua architettura tipicamente romanica con influssi gotici. La chiesa ha raggiunto il suo massimo splendore durante le crociate, fungendo da punto di transito per i pellegrini che si recavano in Terra Santa. E’ stata interessata da lavori di restauro prima dal 1955 al 1981 e poi dal 1981 al 1996. Fu elevata a basilica minore da san Giovanni XXIII il 17 marzo 1961.
Il castello di Barletta è una costruzione a forma quadrangolare con le caratteristiche torri-bastioni in prossimità degli spigoli. L’edificio è il risultato architettonico di una serie di stratificazioni dovute al susseguirsi di diverse dinastie al potere, succedutesi dall’XI al XVIII secolo. Il nucleo originario, risalente all’XI secolo, è normanno, come testimonia la Torre maggiore inglobata nell’area meridionale dell’attuale edificio. Durante le crociate divenne abituale ricovero per i cavalieri in partenza e in arrivo dalla Terra santa. Evidente è il lascito di Federico II di Svevia, testimoniato nel lato sud da finestre ogivali che presentano l’aquila imperiale scolpita nelle lunette, motivo ricorrente dell’iconografia sveva. Fu completamente rimaneggiato e ampliato nel ‘500 per volere del re spagnolo Carlo V. Nel 1867 fu acquistato dal Comune di Barletta, divenendo in seguito deposito d’armi e carcere. Nel 1973 è stato sottoposto ad un lungo restauro, terminato nel 1988 e nel 2001 sono stati effettuati lavori di riqualificazione, durati circa un anno. Attualmente è sede della biblioteca comunale, del museo civico e pinacoteca e del lapidarium: tra i pezzi più importanti qui conservati vi sono il Sarcofago degli Apostoli, prima testimonianza cristiana a Barletta, e un busto di Federico II del XIII secolo.
Il sito archeologico di Canne, il luogo in cui nel 216 a.C. si svolse l’omonima battaglia che vide i cartaginesi di Annibale prevalere sui romani: è caratterizzato dalla presenza dell’Antiquarium e del Parco Archeologico con le rovine della cittadella medievale, distrutta definitivamente nel 1083. Nei dintorni della cittadella sono stati ritrovati i resti di un villaggio apulo, quelli di una necropoli ed un menhir alto circa tre metri, scoperto nel 1938.
Molto interessanti anche il Colosso, una gigantesca statua in bronzo che si erge in corso Vittorio Emanuele, nei pressi della basilica del Santo Sepolcro, sopra un basamento alto circa un metro: rappresenta un uomo in vesti imperiali tardo-romane e bizantine; la statua, nota a livello cittadino come in realtà è di incerta identificazione e risalirebbe alla prima metà del V secolo. E la cantina della Sfida, probabilmente attiva tra il XIV e il XV secolo: è il luogo in cui si sarebbe svolto nel 1503 il banchetto che originò la Disfida di Barletta. Qui furono invitati dagli spagnoli alcuni nobili prigionieri francesi catturati durante uno scontro e dove, l’irriducibile tracotanza verbale del transalpino Charles de La Motte generò l’offesa nei confronti dei cavalieri italiani.