PRIMO PIANOLA VOCE DELLO SPOGLIATOIO

Vincenzo Ferrara: “Matera piazza importante. Noi siamo un gruppo ambizioso”

Di Luigi Mazzoccoli

Ha 29 anni, è di Caivano (NA), ma è cresciuto nelle giovanili del Modena. Vincenzo Ferrara è una delle punte del tridente d’attacco del Matera: insieme a Gianmarco Piccioni e a Francesco Russo ogni domenica crea scompiglio nelle difese avversarie. A 17 anni esordì in serie B nel Sassuolo per poi mettere insieme circa 300 presenze tra serie C e D alla Reggiana, ad Aprilia, ad Este e poi Ambrosiana, Virtus Verona, Arzignano, Fano, Trento e Desenzano.

Vincenzo Ferrara

Ciao Vincenzo, benvenuto a Matera. Come è nata la tua passione per il calcio?

Sin da bambino come per tutti. Ero sempre col pallone tra i piedi. E poi mio padre giocava a calcio anche se ha dovuto rinunciare alla carriera per un grave infortunio. Fui poi adocchiato dagli osservatori del Modena e con tutta la famiglia ci trasferimmo lì; passai poi al Sassuolo dove ho anche esordito in serie B. E ovviamente da napoletano, sono un grande tifoso degli azzurri.

Tu sei un uomo del Sud ma hai sempre giocato in squadre del Nord: per scelta o per caso?

In realtà non è stata una scelta. Come detto ho iniziato la mia carriera al Nord e lì sono rimasto perchè generalmente nei campionati di serie C e D funziona così: difficilmente chi gioca al Nord va al Sud e viceversa.

Ora però sei a Matera. Come sei arrivato qui?

Grazie al direttore sportivo Bolzan: ci eravamo conosciuti l’anno scorso alla fine di una partita a Desenzano e avevamo fatto due chiacchiere. Poi quest’estate mi ha chiamato, mi ha parlato molto bene della piazza e della città e non ci ho pensato un attimo a dirgli di si.

Come ti trovi in città? E come è stata l’accoglienza dei materani?

A Matera non ci ero mai stato: è una città bellissima, ci si vive bene e questo è stato un fattore decisivo per la mia scelta. La gente mi ha accolto benissimo, i materani sono davvero delle brave persone, tranquille e accoglienti.

A cosa ti dedichi al di fuori del calcio?

Continuo ad allenarmi, vado tutti i giorni in palestra perchè voglio essere sempre al massimo e migliorare le mie prestazioni in campo

Conoscevi qualcuno dei tuoi attuali compagni?

Si conoscevo Gianmarco “Piccio” Piccioni, abbiamo  giocato insieme ad Arzignano. E poi di fama il capitano Peppe Figliomeni, lui è molto conosciuto e stimato nell’ambiente.

Con l’arrivo di Ciullo la squadra si è letteralmente trasformata: personalità, gioco e risultati. Cosa vi ha dato in più il mister?

Lui è un martello, sa darci i giusti stimoli e ci fa stare bene. E’ riuscito a creare un bel clima nello spogliatoio, c’è una grande armonia. E poi è un grande professionista, molto preparato e scrupolosissimo nella preparazione delle partite: quando arriva il martedì all’allenamento sa già tutto della squadra avversaria e ha già in testa esattamente quello che dobbiamo fare durante la settimana. E i risultati la domenica arrivano puntuali.

A proposito, in questi ultimi due mesi avete dimostrato di poter vincere con tutti, anche con le squadre candidate alla vittoria del campionato. Dove volete arrivare?

Noi dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo e ad affrontare ogni partita con la volontà di dare ed ottenere il massimo. Siamo ben consapevoli del nostro potenziale, sappiamo qual è il nostro valore. Questo è un gruppo formato da gente ambiziosa.

E i tifosi vi stanno apprezzando per questo. Dopo anni di buio state riaccendendo la fiamma della passione per i colori biancoazzurri: la tifoseria si sta ricompattando e sicuramente vi sta dando la carica in più. Cosa ti senti di dire al pubblico materano?

Bolzan me ne aveva parlato, conosco la situazione. Prima di venire a Matera sono andato a guardarmi i video degli anni passati: che spettacolo il XXI Settembre-Franco Salerno stracolmo e ribollente di tifo. Il nostro obiettivo è quello, vogliamo rivedere lo stadio così. Del resto noi calciatori viviamo della passione dei tifosi: l’esultanza sotto la curva dopo un gol o a fine partita per festeggiare una vittoria sono emozioni impagabili.

Grazie Vincenzo e sempre FORZA BUE!