Tra campionato e risvolti societari l’analisi di Tommaso Taccardi
Di Tommaso Taccardi
Hanno goduto di un giorno in più di riposo i calciatori del Matera, riprendendo gli allenamenti il mercoledì in virtù della pausa campionato prima della trasferta insidiosa di Barletta.
La sconfitta in casa, nell’ultimo turno di campionato, contro il fanalino di coda Gallipoli, ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi, non tanto per la sconfitta in sè, quanto per il modo con il quale è stata conseguita: il Matera non gioca!
Questo è il vero rammarico dei tifosi. I malumori sono venuti fuori nuovamente dopo la scolorita prova contro il Gallipoli che ha arrestato, bruscamente il filotto di risultati utili che tutti pregustavano. Girone H che si conferma molto equilibrato dall’esito finale ancora incerto.
Incerto perché la capolista Altamura non riesce a vincere a Gravina, il Casarano espugna il campo di Nardò e si ripropone nella corsa al vertice, l’Andria perde in casa contro il sempre più sorprendente Martina e appunto il Matera che perde clamorosamente in casa contro l’ultima in classifica.
Incerta diventa anche la lotta per mantenere la categoria dove si stanno “ammucchiando” squadre anche molto blasonate come appunto il Barletta, che è la squadra prossima avversaria del Matera. Quel Barletta che espugnò Matera nel girone di andata e che era una pretendente al salto di categoria.
Adesso i programmi per la società pugliese sono totalmente cambiati: i biancorossi devono guardarsi le spalle dal ritorno di squadre che navigano nei bassifondi della classifica e che, più del Barletta, hanno l’abitudine a lottare. La squadra della città della disfida ha affidato la panchina, dopo aver sollevato dall’incarico Bitetto (subentrato a Ginestra) a Salvatore Ciullo che vede concretizzarsi il suo approdo su quella panchina, dopo aver flirtato in estate mentre era in parola con il Matera. Esaltare troppo l’allenatore leccese aveva prodotto deliri di onnipotenza dello stesso.
Ci auguriamo non accada lo stesso con altri tesserati.
Tornando al Matera, invece, quello che salta agli occhi dei tifosi sono i punti persi contro le squadre che stazionano da sempre nelle aree paludose della classifica: Rotonda (sconfitta in trasferta), Palmese (pareggio casalingo), Angri (pareggio a domicilio), Gallipoli (sconfitta in casa) e Santa Maria Cilento (pareggio tra le mura amiche)!
Ovviamente, come il fuoco cova sotto la cenere, si sono riaccese le polemiche nei confronti dell’allenatore reo, secondo la tifoseria, di non aver dato un gioco alla squadra e non avere le idee chiare sul chi schierare in campo.
Perché attuare questa sorte di turn over? Perché non fare giocare due partite di fila al neo arrivato Tumminelli? Parisi cosa lo si è preso a fare? E Sirimarco? Infantino perché, sistematicamente, sostituito? Sono queste le domande che i tifosi si fanno, lanciando sospetti che non stiamo qui a scrivere.
Mokulu e Sepe, assenti per squalifica non sono certo una giustificazione nonostante Mokulu, ultimamente, dava più garanzie di Infantino. Infatti, la prova dell’attaccante lucano, e stata abbastanza incolore però, nel momento in cui è stato sostituito, la squadra inconsciamente si è abbassata troppo lasciando il pallino del gioco ai pugliesi, allenati da Cavallaro che, ad inizio gara, ha abbracciato calorosamente il collega Panarelli.
Cavallaro, per chi ha la memoria corta, era l’allenatore scelto dall’ex DS Bolzan la passata stagione, per farlo sedere sulla panchina biancazzurra prima che la scelta ricadesse su Ciullo (voluto dal presidente Petraglia).
Intanto ad Andria De Candia è stato esonerato e al suo posto, stando alle voci che circolano, potrebbe arrivare Danucci. Vista la pausa di campionato, però, in Puglia, stanno vagliando altri nomi con calma. Chiaro segnale che, nella città federiciana, non lasceranno nulla di intentato per fare il salto di categoria. Nel girone G c’è addirittura la Cavese che, dopo una vittoria per 3-1 in trasferta ed i sette punti di vantaggio sulla seconda in classifica (Cassino), esonera l’allenatore dopo i “fantasmi” della passata stagione che tutti ricorderanno, finì con la beffa dei campani (nello spareggio a Vibo Valentia) a favore del Brindisi.
Sul fronte societario, invece, nel pomeriggio di oggi, e stata convocata un’assemblea generale dei soci con un consiglio direttivo dove, oltre all’approvazione del bilancio 2022/23, si creeranno i presupposti affinché si possa allargare la base societaria. Circolano nomi altisonanti, staremo a vedere nei prossimi giorni.
Se son rose fioriranno!