L’Isolamento di Matera non è solo ferroviario

di Giuseppe Casamassima

L’isolamento di Matera, inizia dalla ferrovia dello stato e finisce allo sport e che rimarca, ancora di più, il confine tra la città famosa per i Sassi e la totale assenza di impianti e strutture sportive per permettere ai più giovani di praticare dello sport. Matera, infatti, oltre a detenere nel 2022, l’amaro record di essere l’unico capoluogo di provincia sul territorio nazionale a non disporre di alcun collegamento ferroviario e autostradale è totalmente sguarnita di impiantistica sportiva. Ultima notizia sconfortante che la squadra locale della CBM Matera che milita nel campionato nazionale di serie A di calcio a 5, alza bandiera bianca dopo essere stata costretta a giocare fuori dalle mura di casa.

Isolamento politico ed imprenditoriale vanno di pari passo a quanto descritto sopra. Nessuna amministrazione ha mai presentato un programma riguardo l’impiantistica sportiva per permetterebbe ai nostri ragazzi di aggregarsi, socializzare e praticare discipline sportive. Dalla scherma al nuoto, dalla pallacanestro alla pallavolo, dall’atletica al calcio a 5 e per finire al calcio, sport nazionale più praticato.

Le cui condizioni delle pochissime strutture esistenti sono a dir poco disastrose. I giovani materani e della provincia limitrofa, se lo scordano di svolgere un’attività sportiva ed aggregativa, per soddisfare le legittime esigenze di sport che sotto questo punto di vista è distante anni luce da una situazione di normalità.

Tutto ciò è aberrante ed inconcepibile e tende a far sentire ancora più isolata la nostra comunità da questo punto di vista. Tenuto conto del ruolo essenziale dello sport, come attività che aiuta a superare le barriere sociali e considerata l’attività sportiva come attività che forma ed educa e soprattutto alla luce del fatto che lo Stato incoraggia il potenziamento dell’attività sportiva mediante il fondo sport e periferie che prevede finanziamenti per favorire misure atte alla realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane, soprattutto in aree svantaggiate con l’obiettivo primario quello di rimuovere gli squilibri economici i e sociali.

È inconcepibile che al giorno d’oggi, in una città che è stata Capitale Europea della Cultura i nostri ragazzi, o alcune società sportive che si affacciano per svolgere attività sportiva a Matera, debbano necessariamente spostarsi in altri comuni. Ci appelliamo ancora una volta al sindaco Bennardi e la sua Giunta per cercare di concentrare la sua attenzione e tutti gli sforzi per dare alla città ciò che merita. Si era cominciato a parlare proprio per iniziativa di questo blog della riqualificazione dello stadio XXI Settembre all’interno del progetto di recupero del quartiere Piccianello, a tutt’oggi tutto tace, mentre a settembre inizia il campionato di serie D non sappiamo cosa succederà visto le squadre impegnate in città nella prossima stagione nei vari campionati. Confidiamo, pertanto, nella buona volontà e negli amministratori più sensibili a queste problematiche e affrontarle con maggior rigore di ciò che non è stato fatto fino ad oggi.

È tempo che questa amministrazione si attivi e dia risposte concrete su queste tematiche in termini di beni e servizi anche perché sono già state individuate alcune risorse economiche cui attingere, per sfatare l’ormai consueto ritornello “non abbiamo copertura economica” non regge e, di sicuro, non verrà tollerato nè accettato dai cittadini”.