L’angolo del Taccardi: Paganese – FC Matera
di Tommaso Taccardi
Il Matera che si è presentato a Pagani, al di là del risultato subìto, assolutamente, oltremisura, è sembrato ancora un cantiere aperto. Bisogna tenere presente, innanzitutto, senza per questo farne un alibi, che mancavano elementi del calibro di Sepe, Cittadini e Mokulu che, sicuramente, in un contesto del genere, avrebbero potuto dare una grossa mano.
Fino alla prima marcatura campana, i biancazzurri dei Sassi non avevano affatto sfigurato. Peccato per quell’errore di ingenuità di Lucas che si è fatto prendere alle spalle dall’azzurrostellato Mancino che, infilatosi nell’area di rigore ha potuto servire indisturbato Coquin che ha sbloccato il risultato.
A difesa del giovane Lucas, c’è da dire che gioca in un ruolo non proprio suo e si sacrifica tanto, snaturando le sue caratteristiche per mettersi al servizio del gruppo. Sul vantaggio Campano c’è stata una bella reazione del Matera che ha portato alla traversa colpita da Russo ma, nell’imbastire una certa reazione, gli uomini di Panarelli, hanno trovato una certa difficoltà per far fluire la manovra. Sarà stato il terreno di gioco?
Domande lecite da farsi, sta di fatto che, Langella a giganteggiato e Maltese, nonostante si sia battuto senza sprecarsi, è parso fuori dal cuore della manovra. La seconda frazione di gioco è partita con il Matera che ha alzato subito il baricentro per raggiungere il risultato di parità ma sono bastati pochi minuti ancora per la seconda leggerezza difensiva che ha permesso alla Paganese di raddoppiare con l’ex Orefice.
A nulla sono valse le conclusioni di Cipolletta, di testa, e il palo di Ferrara oltre al clamoroso palo di Russo, che sancisce una domenica abbastanza sfortunata. Il solito, inesauribile, guerriero Ferrara accorcerà le distanze per la rete della bandiera di un risultato che punisce il Matera, appunto, oltremisura.
Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, dopo le prime tre giornate, si ha più chiaro dove si dovrà andare a mettere mano.
Da parte nostra, si ha la sensazione che, con questo materiale umano a disposizione del mister Panarelli, si può provare ad attuare anche altri moduli lavorando anche molto sulle fragilità di un gruppo che, sul 2-0 ha dato la sensazione di mollare, sotto il punto di vista del morale.