Il bisogno di attenzioni e gli UL03
Dopo 15 anni torna al XXI Settembre – Franco Salerno uno dei tanti derby lucani, Matera – Lavello. Derby a dir il vero non particolarmente sentito almeno da parte della tifoseria materana. I precedenti non sono tantissimi e tutti concentrati negli anni 2000, quando le due tifoserie hanno avuto modo di confrontarsi in incontri di campionato e Coppa Italia di serie D, durante i quali tra le due fazioni non si è mai creato un particolare feeling d’intesa. Ma non si può certo dire che ci sia memoria della rivalità che in qualche maniera, domenica, gli ultras gialloverdi hanno sin da subito rivendicato.
Arrivata in un numero stimabile tra le 60 e 80 unità, il grosso della delegazione lavellese si posiziona sui gradoni della Nord, in posizione decentrata rispetto la porta di gioco, in direzione dell’opposta Curva Sud, forse a sfidarla in qualche maniera o semplicemente a volersi contrapporre: fatto sta che la scelta inusuale, non pare casuale. L’entrata è abbastanza ben curata e rumorosa, accompagnati dai botti dei petardi gli ultras vulturini dichiarano la loro ostilità ai padroni di casa con cori udibili ma con scarso impatto sonoro.
Le pezze gialloverdi esposte sono tre e di buona fattura: due direttamente riconducibili agli “Ultras Lavello 2003” ed una con la scritta “Casale – sono qua”; desta un po’ di incredulità una quarta pezza, azzurra, “gruppo William Montescaglioso”, già vista esposta a Matera dai montesi lo scorso campionato d’Eccellenza. La sua presenza è ampiamente spiegata dal gemellaggio tra le due tifoserie, ma l’incredulità o lo stupore è dovuto al fatto che il Montescaglioso giocava in contemporanea la sua gara di campionato e soprattutto dall’ostilità mostrata dal settore ospiti ai materani: francamente non si capisce la posizione di questo gruppo che l’anno scorso a Matera non ha mostrato nessun segno di inimicizia, ma tant’è… Il quadro visivo è completato da un bel bandierone a supporto e tante sciarpe gialloverdi.
Il tifo dei lavellesi è supportato da un tamburo e si perde nel suo ritmo monotono e dalla scarsa verve dei suoi interpreti. Il volume sviluppato dai cori gialloverdi infatti, non è mai degno di nota e le pause tra un coro e l’altro sono imbarazzanti: neanche quando la squadra del Lavello effettua la sua rimonta dal 2 a 0 si avverte una levata di scudi degna per spingere la propria squadra sulle ali dell’entusiasmo e nell’uno-due precedente del Matera non si è udito un incitamento accettabile a non mollare.
Se il loro intento era quello di provocare e confrontarsi con la Sud, beh tocca dire che è stato un tentativo fallimentare, perché non hanno ricevuto dal settore materano alcuna considerazione, neanche dinanzi a cori dichiaratamente ostili, che forse la Sud non ha proprio udito; e neanche dinanzi al solito striscione “ironico” sulla fusione dell’anno scorso con il “Grumentum – Val d’Agri”. Reazioni di approvazione invece si sono udite all’esposizione di un altro striscione, questo di solidarietà verso la gente di Ischia colpita dalla frana; a fine gara è scoppiato qualche diverbio a distanza con la Gradinata verso la quale poi i lavellesi si sono rivolti a fine partita, stanchi e forse un po’ frustrati dall’indifferenza ricevuta dalla Sud.