Tifosi in trasferta: lo Stato non sa gestire e preferisce vietare
Ci risiamo… come molti temevano, i fatti incresciosi avvenuti nelle scorse settimane sull’autostrada A1 tra ultras napoletani e romanisti, o il bus degli ultras casertani dato alle fiamme a Pagani, hanno causato una nuova ondata di restrizioni alle tifoserie viaggianti. Stavolta ne hanno fatto le spese, con decisioni obiettivamente discutibili, i leccesi a cui è stata vietata la trasferta a Cremona, i baresi che devono rinunciare ad andare a Ferrara e, nel caso che ci riguarda più da vicino, la tifoseria cavese a cui è stata negata la trasferta di Matera. Tale decisione, oltre a colpire direttamente la società FC Matera e la nostra tifoseria, che era già in fermento per affrontare degli avversari da sempre calorosi e passionali, è frutto di un provvedimento che ai più appare oltremodo impreciso e sbagliato.

Il provvedimento della Prefettura di Matera, allertata dall’Osservatorio Nazionale, parla di “una forte rivalità storica” tra tifosi materani e cavesi, che evidentemente non esiste in quanto in passato sono avvenuti soltanto degli scontri in una partita di oltre 40 anni fa. Il provvedimento afferma che “nonostante il lungo tempo trascorso, il senso di rivalità e il risentimento non sembrano sopiti”, ma questa è un’affermazione assolutamente falsa, non supportata da alcun episodio. Facendo un passo indietro, premesso che la stagione era 1980/81 e non 1981/82, ci furono scontri causati principalmente dalla presenza in massa dei tifosi cavesi lanciati verso la promozione in B e che volevano entrare senza pagare il biglietto; episodi certamente deprecabili, ma abbastanza usuali perlomeno nelle cosiddette trasferte di massa dell’epoca. Nel 1981/82 (anno citato dal provvedimento) invece al XXI Settembre si verificarono scontri molto duri con i tifosi della Turris; quella è davvero una rivalità storica, continuata nel tempo.
Invece, sempre relativamente alla presunta rivalità Matera-Cavese, il provvedimento afferma che “le due squadre non hanno avuto altra occasione di incontro a Matera”, quindi solo per questo motivo non è più successo nulla; anche questa è un’affermazione errata, in quanto le due tifoserie si sono incontrate a Cava de’ Tirreni, per ben due volte, e anche in incroci casuali per strada, e non è successo nulla, a testimonianza che domenica sarebbe stata sicuramente una trasferta tranquilla e una festa di sport, con due tifoserie che si sarebbero volentieri misurate tra di loro, ma solo a colpi di slogan e incitamenti sugli spalti.
Auspichiamo, sempre nel rispetto dell’ordine pubblico che ovviamente è e resta una priorità, che le prossime decisioni siano frutto di ragionamenti più mirati e che si eviti di colpire nel mucchio, solo così il fenomeno della violenza potrà essere davvero contenuto senza colpire la passione dei tifosi veri.