Silvio Cristallo, il ristoratore cresciuto a pane e Matera
Ha 48 anni, è sposato e ha un figlio di 13 anni, Alessandro Manuel. E’ imprenditore nel campo della ristorazione, titolare di tre locali in città e di un’impresa di forniture per ristoranti e alberghi. Silvio Cristallo segue il Matera da quando aveva appena 6 anni, prima come semplice tifoso, poi come ultras e infine come socio/dirigente.

Ciao Silvio, come e quando è nata la tua passione per i colori biancoazzurri?
Stranamente in un periodo in cui le cose andavano molto male. Era il 1981 e il Matera aveva appena subito la sua seconda retrocessione consecutiva, precipitando in un solo anno dalla serie B alla C2. Allora abitavo nel quartiere di Lanera e insieme ad altri bambini la domenica andavamo allo stadio per divertirci. Da allora non ho più abbandonato la squadra.
Infatti negli anni successivi hai aderito al gruppo ultras dei Viking Korps. Ci racconti qualche aneddoto di quegli anni?
Ricordo una trasferta a Torre del Greco, piazza tradizionalmente ostile. Partimmo in 4 e facemmo l’ultimo tratto con la circumvesuviana. Arrivati lì incrociammo una pattuglia dei Carabinieri, che rimasero molto sorpresi e ci chiesero cosa ci facessimo lì. Ma poi ci accompagnarono allo stadio. Tenemmo il nostro striscione appeso per tutta la partita nonostante le pesanti minacce che subimmo.
Poi nel 2019 insieme a Tommaso Taccardi, Giuseppe Abbatino, il sottoscritto e altri 16 grandi tifosi biancoazzurri sei stato promotore della nascita dell’USD Matera 2019, che poi tre anni fa si è fusa col Grumentum per far rinascere l’FC Matera. Come nacque quell’iniziativa?
Era appena fallito il Matera di Columella, la città era rimasta senza calcio e noi tifosi eravamo avviliti. Ci incontrammo un pomeriggio allo stadio e decidemmo di fare qualcosa, non potevamo rimanere inermi di fronte a quest’ennesima disfatta. E così nacque l’USD, con lo scopo di riportare Matera su palcoscenici calcistici più adeguati alla città. E ci siamo riusciti.
Quali sono stati la più grande gioia e la più grande delusione al seguito del Matera?
La più grande gioia sicuramente l’ultima promozione in serie C del 2014. La più grande delusione la sconfitta ai rigori nel ritorno della semifinale play-off di serie C contro il Como nel maggio 2015: era svanito il sogno di ritornare in serie B.
Il giocatore, l’allenatore e il presidente che ti sono rimasti più nel cuore?
Il giocatore Ciccio Doriano (attaccante per quattro stagioni a Matera dal 1984 al 1988, ndr): alla fine della sua terza stagione in biancoazzurro, purtroppo terminata con un’amara retrocessione in serie D, rifiutò di andare a Potenza dove avrebbe preso un ingaggio nettamente superiore, ma per rispetto di noi tifosi materani rimase a Matera accettando anche di scendere di categoria. L’allenatore Carlo Florimbi che nella stagione 1994-95 ci ha fatto vedere il più bel calcio di sempre a Matera. Il presidente era in realtà un vicepresidente, il compianto Carlo Marinaro (vicepresidente del Matera dal 1989 al 1993, scomparso prematuramente nel 2017, ndr): persona straordinaria, di grande umanità e generosità. Si dedicava al Matera solo per passione.
Tu due anni fa ti sei dimesso dal consiglio direttivo dell’FC Matera, ma quest’anno hai aderito all’azionariato popolare acquistando un pacchetto di quote. Ci credi in questo progetto? Cosa ti aspetti dalla squadra quest’anno e cosa vedi nel futuro della società?
La squadra è forte, con qualche acquisto mirato nel mercato di riparazione si può puntare in alto. Per il futuro mi auguro che la società si doti di una migliore organizzazione e che ci sia un maggior coinvolgimento della città. Siamo sulla buona strada e ci auguriamo tutti di poter tornare presto a sognare in biancoazzurro.
Grazie Silvio e sempre FORZA BUE!