EDITORIALI

La sicurezza nello Stadio XXI Settembre – Franco Salerno

STRUTTURE OBSOLETE E SICUREZZA AL XXI SETTEMBRE “FRANCO SALERNO”.

Cosa e come dovrebbe essere un impianto sportivo. Uno stadio non è solo un campo da gioco. È un microcosmo di spazi dove dovrebbero coesistere aree destinate all’attività agonistica insieme ad uffici, spogliatoi, parcheggi, tribune stampa, gradinate, bagni, senza dimenticare impianti elettrici, idraulici e di riscaldamento. Ambienti diversi con le proprie specificità ma con una finalità comune:
la SICUREZZA di chi li utilizza.

Partendo dalla normativa vigente, non solo indica ed ammonisce sui possibili rischi ambientali, ma suggerisce come prevenirli informando anche lo spettatore dell’evento sportivo oltre a tutti gli operatori professionali che vi contribuiscono.

L’ambiente abituale dove si trascorre il tempo libero è ritenuto il più sicuro perché è familiare, ci
fornisce protezione, si pensa, quindi, di conoscerlo profondamente. Non sempre è così: anche l’ambiente più familiare può nascondere potenziali rischi.

Chi è il responsabile della gestione della sicurezza?

Titolare impianto (art. 19, Decreto Ministeriale 18.03.1996)
Il titolare dell’impianto o complesso sportivo, ovvero, le società utilizzatrici, sono rispettivamente responsabili del mantenimento delle condizioni di sicurezza.

Responsabile della Sicurezza (art. 19, Decreto Ministeriale, 18.03.1996)
Il titolare o il legale rappresentante possono avvalersi di una persona appositamente incaricata, che deve essere presente durante l’esercizio dell’attività sportiva e nelle fasi di afflusso e di deflusso degli spettatori.

In attesa di una ristrutturazione generale o addirittura di un totale rifacimento del XXI Settembre Franco Salerno che facciamo?

Il tempo mette alla luce la condizione storica della tribuna centrale del XXI Settembre Franco Salerno. Il problema più importante riguarda l’afflusso e il deflusso della tifoseria, servito solamente da due scalinate estreme ed una mezza centrale, poiché il recinto della cosiddetta tribuna vip, la interrompe. A seguito di alcune difficoltà e cadute improvvise da parte di tifosi, furono
segnalate circa due mesi fa al signor sindaco Domenico Bennardi, presente allo stadio insieme all’ex assessore allo sport Giuseppe Sarli, alcune difficoltà nel raggiungere le proprie postazioni compreso la ridiscesa da parte degli spettatori. Naturalmente fu sottolineato che in caso di emergenza o fuggi, fuggi generale, si potrebbe verificare una tragedia umana. Per non parlare di lastre di cemento armato, totalmente imbevute di acqua con tondini di ferro arrugginiti e scoperti. Attualmente quindi è difficoltoso salire e scendere la tribuna non solo per chi ha difficoltà deambulatorie ma anche il rischio di cadute di calcinacci.

Da tifosi e frequentatori dello stadio, chiediamo se è stato effettuato mai un sopralluogo per verificare lo stato di agibilità di tutta la struttura sportiva.

Se successivamente è stata redatta una relazione tecnica contenente le seguenti informazioni o eventuali criticità con indicazioni di possibili interventi atti a rimuovere o gestire le criticità riscontrate; o documentazione autorizzativa necessaria ai fini della sicurezza; o suggerimenti per la compilazione dei registi dei controlli; o prescrizioni o limitazioni /modalità d’uso.
Giuseppe Casamassima