Salvatore Ciullo “Qui per riportare in alto il Matera”
di Luigi Mazzoccoli
E’ rimasto nel cuore dei tifosi biancoazzurri come tutta quella squadra che, guidata dal compianto Marcello Pasquino, nel 1991 fece sognare tutta la città con la fantastica promozione in serie C alla fine di una stagione esaltante. Salvatore “Totò” Ciullo era particolarmente amato dai tifosi per la sua umiltà e umanità e perchè in campo dava sempre l’anima. E’ ritornato a Matera negli ultimi anni da allenatore del Martina prima e del Taranto poi, ma ci torna spesso e volentieri anche con la sua famiglia perchè ama questa città “dove – ci dice – mi sono sposato e ho concepito mio figlio“
Mister bentornato a Matera. Cosa ha provato domenica a ritornare al XXI Settembre – Franco Salerno da membro dell’FC Matera dopo quasi trent’anni?
Un’emozione grandissima, mi sono ritornati in mente tutti insieme i tre anni trascorsi qui da calciatore con quel fantastico gruppo. Eravamo una grande squadra e degli uomini veri, ancora ci sentiamo e ci vediamo. Un ricordo affettuoso a Marcello Pasquino, il nostro grande condottiero.
Qui a Matera ha lasciato tanti amici, anche tra gli ultras di allora. ha avuto già modo di rivederli?
Alcuni si, altri ancora no. Sono da pochi giorni in città e sono concentrato sul lavoro. Ma presto rivedrò tutti con piacere. Qui a Matera mi sento davvero a casa.
Quando Lei è andato via da Matera (nell’estate del 1993, ndr) la città non era ancora stata proclamata Patrimonio dell’Unesco e non era ancora diventata una meta turistica internazionale. Che impressione Le ha fatto rivederla così?
A Matera in realtà ci vengo spesso con la mia famiglia. Già allora era bellissima, lo è sempre stata. Ma ora lo è ancora di più. Proprio ieri sera ho fatto una passeggiata in centro e mi ha fatto un grande piacere vedere in giro tanti turisti da tutto il mondo.
Lei è arrivato qui per risollevare le sorti della squadra, che ha avuto un’inizio di stagione disastroso. Ma soprattutto per far rinascere l’entusiasmo e riportare la gente allo stadio. Sente il peso di questa grossa responsabilità?
Assolutamente si. E mi sono messo subito al lavoro con questo obiettivo. Non sarà facile ma ci sono tutte le condizioni per fare bene: dobbiamo recuperare rapidamente lo svantaggio accumulato in classifica in queste prime 8 giornate. Io ricordo ai miei tempi lo stadio pieno: l’obiettivo è quello e tutti insieme ci riusciremo.
E infatti già domenica con il Casarano si è visto un deciso cambio di passo: la squadra ha “rischiato” – e avrebbe meritato – di vincere contro la prima in classifica. Dove può arrivare questo Matera?
Innanzitutto dobbiamo lasciare al più presto la zona retrocessione e non sarà facile. Da ora in poi affronteremo molte delle squadre più forti del girone e dobbiamo cercare di trarre il massimo da ogni partita e dare continuità ai risultati. Abbiamo qualche problema di organico per via di numerosi infortuni, soprattutto nel reparto difensivo. Dobbiamo recuperarli al più presto, sono elementi fondamentali per questa squadra. All’occorrenza la società potrebbe intervenire sul mercato.
Matera merita di più della serie D. Immaginiamo che quando ha trovato l’accordo con la società non abbiate parlato solo di presente ma anche di futuro. Quali sono gli obiettivi?
Matera in effetti merita molto di più. Fino a pochi anni fa era protagonista in serie C e ha persino sfiorato la promozione in serie B. La società è seria e sembra avere obiettivi ambiziosi. Ora c’è da lavorare per venir fuori da questa situazione critica. Poi avremo modo di parlare di futuro e programmare obiettivi più importanti.
Grazie mister e sempre Forza BUE!