Prossima fermata: Rotonda
di Luigi Mazzoccoli
La squadra
L’A.S.D. Rotonda Calcio è una società relativamente giovane. E’ stata infatti fondata nel 1983. quindi ha appena compiuto 40 anni. E’ una neopromossa in serie D, avendo vinto lo scorso campionato di Eccellenza lucana, ma vanta altre 7 partecipazioni nel massimo campionato dilettantistico tra gli anni ’90 e 2000. La squadra è guidata quest’anno dal tecnico Giuseppe Pagana, l’anno scorso sulla panchina del Paternò nel girone I. Ed è attestata all’undicesimo posto in classifica con 13 punti, frutto di 3 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte, con 12 goal segnati e 14 subiti. Miglior marcatore della squadra è l’attaccante argentino Lautaro Fernandez con 5 reti (2 su rigore). Il campo di gioco è il comunale “Gianni Di Sanzo”, che però finora non sembra aver portato bene: solo una vittoria (nella prima casalinga il 17 settembre col Gravina), un pareggio e ben 3 sconfitte nelle ultime 3 partite, con soli 4 gol fatti e 7 subiti.
I precedenti
Come riporta il sito materacalciostory, l’unico precedente tra le due squadre nel Pollino risale alla stagione 1997/98, quando il Matera disputò l’intera stagione con la squadra Berretti per via della disastrosa situazione finanziaria della società che portò al fallimento. Il Rotonda vinse 3-0. Le due squadre però si sono già affrontate in questa stagione nel primo turno di Coppa Italia: il 3 settembre scorso al XXI Settembre-Franco Salerno passarono i ragazzi di Pagana ai rigori, dopo il 2-2 nei 90 minuti regolamentari (gol di Cittadini e Ferrara su rigore per il Matera).
La storia della città
Rotonda è un paese di circa 3.300 abitanti in provincia di Potenza ed è sede del Parco Nazionale del Pollino. Alcuni storici ne fanno risalire le origini all’epoca romana, ma il primo documento in cui è citato è una pergamena del 1083, come attesta lo storico Racioppi nel documento Tutta l’Italia et isole pertinenti ad essa. Il toponimo, secondo il geografo Leandro Alberti, deriva dalla disposizione delle case attorno al castello, situato su una collina che lo rendeva simile ad un unico blocco rotondo. La presenza di vie di comunicazione ne fece sin dalla nascita un centro ricco e prosperoso. Come avvenne per la maggior parte delle città del sud, Rotonda passò in varie mani dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente, cambiando spesso il suo aspetto, ma arricchendosi volta per volta di architetture di vario stile, alcune delle quali arrivate fino ai giorni nostri. La data di nascita dell’attuale centro di Rotonda non è certa, ma si sa per certo che esisteva al tempo dei Longobardi di Salerno, e che fu conquistata insieme ai territori del Principato di Salerno da Roberto il Guiscardo, passando così sotto il dominio dei Normanni. Successivamente fu venduta dalla regina angioina Giovanna II di Napoli alla famiglia Scannasorece di Napoli e a partire dal 1419 passò sotto il dominio dei Sanseverino, che durò fino al ‘700. Alla fine di quel secolo la popolazione raggiunse il numero di circa 2500 abitanti. In quegli anni Rotonda cominciò ad acquisire l’odierno aspetto, in quanto gli abitanti cominciarono a spostarsi dall’antico centro e fu costruita l’attuale chiesa madre: nasceva così il nuovo centro urbano. La precedente chiesa madre, che sorgeva ai piedi del castello e ancora oggi presente, fu affidata alla confraternita del Rosario, prendendone così il nome che conserva ancora oggi; in più fu edificata un’altra chiesa intitolata a Sant’Antonio, il patrono del paese. Rotonda fu l’unico paese della Basilicata ad ospitare Giuseppe Garibaldi, che vi sostò il 2 settembre 1860, prima di partire da una spiaggia di Maratea per Sapri. Soggiornò per un notte nella casa della famiglia Fasanelli.
Cosa vedere a Rotonda
La più importante attrattiva naturalistica del borgo di Rotonda è costituita dalla Faggeta Vetusta di Cozzo Ferriero, riconosciuta Patrimonio UNESCO. Questo ecosistema ricco di fascino è caratterizzato dalla presenza di alberi di età avanzata al termine del ciclo di vita, come faggi monumentali di circa 500 anni, ed alberi morti in piedi e schiantati, tipici delle faggete vetuste, massima espressione di naturalità di un territorio. Di particolare incanto un antico pino loricato, la cui età è stata stimata in 1.230 anni da ricercatori dell’Università della Tuscia, i quali l’hanno chiamato Italus.
Da Rotonda si raggiunge a piedi, attraverso l’omonimo sentiero, la Cascata del Paraturo (o del demonio) dopo essere entrati nel Fosso Paraturo. Uno dei due itinerari per arrivarvi parte da Piazza Vittorio Emanuele e incontra nel suo avanzare, una mulattiera in pietra leggera, un antico lavatoio, le più antiche e belle fontane di Rotonda immergendosi poi nel cosiddetto Fosso. I due fiumi che si incontrano sono affluenti del fiume Mercure che quando entra in Basilicata prende il nome di fiume Lao. La vegetazione lungo le rive è costituita soprattutto da ontani napoletani e pioppi e fra i rampicanti si notano rigogliose piante di vitalba.
Il Santuario di Santa Maria della Consolazione dista dal centro urbano circa 1 km. La sua costruzione iniziata nel 1558 fu conclusa nel 1574. Il Santuario fu costruito nel punto esatto in cui, secondo la leggenda, la Madonna apparì, preservando il paese da una letale epidemia di peste che stava dilagando nei paesi circostanti. La statua in pietra della Madonna, datata 1512, lascia ipotizzare un edificio di culto preesistente al Santuario.
Il complesso Monumentale è anche sede dell’Ente Parco Nazionale del Pollino e dell’Ecomuseo del Pollino “Sandro Berardone”. Incontro tra natura storia e tecnologia, in modo semplice e coinvolgente l’Ecomuseo racconta ogni aspetto del territorio del parco. Dalla storia alla flora e alla fauna, alla cultura e alle tradizioni, il percorso espositivo coinvolge i visitatori in un’affascinante viaggio, con l’ausilio di immagini, filmati, ricostruzioni in grafica 3d, ambientazioni tattili, visive e auditive.
Palazzo Tancredi, ospitò Giuseppe Garibaldi il 2 settembre 1860, reduce dalla conquista della Sicilia e della Calabria e diretto a Napoli per lo scontro con l’esercito di Francesco II. Accolto da don Bonaventura de Rinaldis, fu ospitato dalla famiglia della vedova di Berardino Fasanelli, la cui acsa oggi è di proprietà degli eredi del comm. Vincenzo Tancredi.
Nel Museo Naturalistico e Paleontologico di Rotonda sono esposti, tra l’altro, i resti restaurati di un esemplare di Elephas antiquus italicus del Pleistocene Medio Superiore (400.000 – 700.000 anni fa) rinvenuto nel 1982 e sono esposti altri fossili di altre specie, come quelli di un Hippopotamus antiquus italicus trovato nell’identico sito dell’Elephas nel 2006 e probabilmente vissuto nel passato più lontano (medio Pleistocene).
A Rotonda è fiorente il comparto agricolo, con due eccellenze D.O.P.: i “fagioli bianchi di Rotonda” e la “melanzana rossa di Rotonda”.