Prossima fermata: Altamura
di Giuseppe Abbatino e Alina Baldassarra
Per la consueta rubrica di “Cartolina da una trasferta“, abbiamo chiesto, in occasione dell’incontro tra Matera e Altamura, la collaborazione di un amica e collega Guida Turistica Alina Baldassarra, altamurana di nascita e che da diversi anni si è stabilita a Matera, a testimonianza che a parte la sentitissima rivalità sportiva tra le due cittadine che distano solamente 18 km, c’è un continuo scambio di rapporti lavorativi, commerciali e di collaborazione in diversi ambiti.
La squadra:
Il calcio ad Altamura ha inizio nel 1941 con l’Unione Sportiva Altamura, che ottiene l’affiliazione alla FIGC. Nel secondo dopo guerra la squadra, cambia denominazione in Unione Sportiva Franco Baldassarre, e partecipa a due campionati di serie C, nel corso della seconda stagione, rinuncia a concludere la stagione e nell’anno seguente viene ricollocata nei campionati regionali. Dopo questa brevissima parentesi nel terzo livello dei campionati nazionali, la squadra cittadina, conosce un lunghissimo periodo di partecipazione ai campionati regionali pugliesi, alternandosi nelle varie categorie regionali con risultati altalenanti. A distanza di 40 anni dall’unica e ultima apparizione nei campionati nazionali, nella stagione 1985-86 con la denominazione di Footbal Club Altamura Calcio, ottiene la promozione nel Campionato Interregionale. Nella stagione 1986/87 a parte il terzo posto in campionato, ottiene anche la vittoria nella Coppa Italia Dilettanti.
Nella stagione 1988/89 dopo una lunghissimo testa a testa con il Pro Matera, la squadra del presidente Franco Tafuni, con in panchina l’artefice della promozione del Matera in serie B nella stagione 1978/79, Francesco Di Benedetto festeggia all’ultima giornata la promozione in serie C/2. Dopo 4 stagioni consecutive in serie C/2, nella stagione 1992/93 conclude il campionato in ultima posizione che decreta il ritorno nelle serie dilettantistiche. Nella stagione 1995-96 conclude al primo posto il girone H della serie D e ottiene la nuova promozione in serie C/2. Il ritorno nei professionisti è un fuoco di paglia e nella stagione successiva perde lo spareggio play-out con il Marsala che ne sancisce la nuova retrocessione ed è l’inizio del periodo buio del calcio ad Altamura, La squadra disputa 5 stagioni in Serie D e alla fine del Campionato 2001-2002 retrocede in Eccellenza pugliese. Dopo un continuo declino nell’estate del 2015, dopo aver militato per sette anni consecutivi in Terza Categoria sempre sotto la gestione della famiglia Tafuni, l’U.S. Altamura viene sciolta.
Il Real Altamura è nato nell’estate del 2003 grazie a un gruppo imprenditoriale che ha rilevato il titolo sportivo dell’A.S. Ruvo; affermatasi nel tempo la formazione cittadina di livello più alto, partecipa al campionato di Eccellenza fino al 2010 e ancora, dopo un periodo in Promozione, dal 2014, cambiando denominazione nel 2011 (in “A.S.D. Sporting Altamura”) e nel 2015, nell’ultima “A.S.D. Team Altamura“. Nel 2017 è promossa in serie D ai play-off nazionali di categoria. Nella stagione in corso, il Team Altamura, rivitalizzata in estate dall’ingresso di diversi imprenditori in società con a capo il presidente Filippo Direnzo, ai nastri di partenza era partita con l’intento di giocarsi le sue chance di promozione e dopo un girone di andata che ha visto la squadra allora allenata da Ciro Ginestra, ottenere 13 risultati utili consecutivi, con il quarto posto in classifica a soli 5 punti di distacco dalla Cavese, nel girone di ritorno i risultati altalenanti come la sconfitta interna contro il Bitonto, il pareggio nel sentitissimo derby murgiano con il Gravina, e le nuove sconfitte interne con il Martina e l’Afragolese, l’hanno relegata al sesto posto in classifica, con 15 punti di ritardo dalla capolista Cavese e con 6 punti di distacco dalla zona play-off.
I precedenti:
Matera e Altamura nella loro storia, hanno incrociato i loro destini calcistici 16 volte, il bilancio è di 5 vittorie biancorosse, 7 pareggi e 4 affermazioni del Matera (dati tratti da materacalciostory). Il primo confronto tra le due squadre risale alla stagione 1944 nella Coppa CONI con il Matera che registrò una doppia affermazione per 3-2 tra le mura amiche e un 3-0 al campo “Cagnazzi” di Altamura, questa è anche l’unica e ultima affermazione esterna dei biancoazzurri.
La storia:
Altamura ha una storia antica e gloriosa, affondando le sue radici già nell’epoca preistorica con la Cava dei Dinosauri e l’Homo arcaicus, entrambi importantissimi ritrovamenti paleontologici della fine del XXI secolo: la cava conserva una paleo superficie con più di 45 mila impronte di dinosauri di epoca a cavallo tra cretaceo e giurassico organizzate per piste; l’Homo arcaicus o uomo di Altamura, è l’unico scheletro COMPLETO di ominide preistorico databile a 150 mila anni fa, è difatti un pregevole esemplare di Neanderthal dell’Europa del sud. L’uomo di Altamura è un fossile preistorico d’importanza paleontologica inestimabile, data la sua completezza ossea e la presenza delle cartilagini oculari e nasali. È stato rinvenuto nel 1993 in una cavità carsica chiamata Grotta di Lamalunga nel territorio della città di Altamura dagli speleologi del CARS durante una campagna carsica esplorativa. Tutte le ossa sono ricoperte da concrezioni calcaree che ne hanno permesso la conservazione fino ai giorni nostri ma che hanno anche saldato lo scheletro alla roccia, impedendone quindi la rimozione.
Cosa vedere:
Federico II ha lasciato la sua impronta architettonica nella città, nel 1232 fece edificare la pregevole Cattedrale dedicata a S. Maria Assunta in stile romanico-pugliese ma più volte rimaneggiata nel corso dei secoli, tanto da subire un’inversione di facciata nel XIV secolo in seguito ad un cedimento strutturale immane. La meravigliosa struttura moderna è il frutto di una commistione dei diversi stili architettonici e decorativi che si sono avvicendati dal 1200 al 1900 il tutto senza mai cadere nell’eccesso espressivo del barocco, pur essendo presente.
Lungo gli assi viari principali che si incidono in Piazza Duomo si sviluppa poi il centro abitato che si organizza in claustri, strictulae e piazze: una conformazione urbanistica unica nel suo genere. I claustri sono delle piazzette chiuse su tra lati e aperte solo su uno che fungeva sia da ingresso che da uscita: ottimo stratagemma difensivo in caso di saccheggio nemico. Le strictulae sono invece stradine molto strette simil passaggi segreti in alcuni punti precisi del centro.
Insomma ci aspetta una Domenica delle Palme tutta da vivere sia da un punto di visto sportivo ma anche culturale.