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Pomarico – Matera Grumentum. Tabellini, analisi, highlights

Pomarico – Matera Grumentum = 1-4 (0-1)

Reti: 24′ p.t., 5′ s.t (rig.), 14′ s.t. Falco, 12′ s.t. Salerno (Pom), 36′ s.t. Lobosco

Pomarico: Pagano, Bruno, Petrosino (38′ s.t. Abdoluie), Gambetta, Salerno, Fiore, Ranieri (8′ s.t. Manneh), Caponero, Ruppel, Di Cuia, Urbano.

A disposizione di mister Glionna: Lagreca, Manneh, Albano, Abdoluie, Daugenti, Kabangu, Caradonna, Montefusco, Montano.

Matera Grumentum: Pagkratis, Pellegrni, Marotta, Dinielli, Lobosco (39′ s.t. Palma), Ferreira, Prudente (22′ s.t. Latorre), Falco (22′ s.t. Martinez), Hysaj (33′ s.t. Dimatera), Gerardi (26 s.t. Magliano), Fernandez.

A disposizione di mister Finamore: Angelino, Magliano, Latorre, Dimatera, Cordisco, Martinez, Angelastri, Palma, Storsillo.

Arbitro: Nicola Matera di Matera. Assistenti: Antonio Salvatore di Moliterno e Nicola Di Pelo di Matera
Note: Angoli 8-4 per il Matera Grumentum. Ammoniti Fiore e Caponero per il Pomarico, Falco  per il Matera Grumentum. Espulsi al 18′ s.t. il tecnico del Pomarico Glionna e il presidente del Matera Grumentum Antonio Petraglia.

Mai promozione fu più meritata.

di Giuseppe Casamassima

Il Matera è in serie D. 27 vittorie, 2 sconfitte ed un solo pareggio. Crediamo che nella storia calcistica materana e non solo, non c’è mai stata una promozione più meritata di questa. Nelle sabbie mobili dell’Eccellenza Lucana, la formazione guidata da Antonio Finamore, neanche per un solo istante ha mai dato la sensazione di non meritare e di realizzare quel sogno tanto agognato dalla città dei Sassi di tornare in una categoria più consona alla propria storia calcistica. Il calcio fatto in questo modo è in grado di diventare simbolo di giustizia, mezzo per una città per esprimersi e scacciare le laceranti contraddizioni.

I biancoazzurri sono tra le poche formazioni che in un campionato di Eccellenza, hanno emozionato, fatto divertire, sciorinato un calcio propositivo ed offensivo che in queste dimensioni è difficile da vedersi. 

Con un carattere ed una personalità da veterani, la squadra del presidente Antonio Petraglia è riuscita a riportare anche i più scettici allo stadio e non solo, il pubblico è uscito sempre col sorriso sulle labbra, orgoglioso di avere una squadra forte e una società con valori sociali importanti. Quel primo posto sin dall’inizio del campionato con una valanga di reti, mai una indecisione, sempre padroni, senza mai mollare con buona pace del Melfi, Rionero e Montescaglioso. Un Matera G. che si è dovuto confrontare insolitamente con parte della propria provincia, cosa graditissima per la crescita del calcio provinciale.

E’ un sogno che si realizza e che si spera in un progetto continuativo che possa porre le basi per oggi e per il futuro del calcio a Matera. L’avv. Antonio Petraglia, ha voluto fortemente che si realizzasse un suo sogno, di costruire nella città dei Sassi, una società calcistica, portatrice di valori sportivi ed umani. Siamo solo all’inizio, la sua passione verso il gioco del calcio e soprattutto sulla storia che rappresenta Matera per tutta la Basilicata è stata la motivazione che più l’ha spinto a realizzare questo sogno.

Cosa chiedere di più? E’ la vittoria del presidente Petraglia e la conferma a tutti gli sportivi materani della validità del progetto ambizioso proposto sin dall’inizio con cordialità solare. Solo una mente cosi illuminata può rendere grande una città che, per anni, ha vissuto all’ombra del disimpegno generale dell’imprenditoria locale e della politica. La consapevolezza del poter passare dalla seconda categoria alla serie D nel giro di un anno è merito di quei pochi tifosi e piccoli imprenditori che hanno creduto nell’offerta del Presidente Petraglia. E’ il giusto coronamento di questo progetto che ha ridato dignità al calcio cittadino.

Nel 2019, all’indomani del fallimento si pensava che, sognare di fare calcio a Matera sarebbe stato impossibile. Invece no: chi lo ha pensato si è sbagliato. 

E’ la rivincita di coloro che ci hanno creduto. Oggi, quelle lacrime amare del fallimento, si sono trasformate in lacrime di gioia, la prima scommessa è stata vinta. Ci sono valide motivazioni e struttura societaria che può rappresentare un trampolino di lancio del calcio che conta in città.

Questo salto di categoria, è il riscatto di una città presa in giro per molto tempo. Lo sport in genere ed il calcio in particolare, non è solo attività fisica, ma anche una ritualità laica che se vissuta con rispetto dell’Altro contribuisce a diffondere benessere sociale e a creare una comunità aperta, solidale e inclusiva. E’ questa è l’occasione migliore di una Matera che vuole crescere, che sa guardare al futuro con il sorriso e fa della sua immagine una città aperta. Una città che della storia, dell’arte e della cultura ne ha sempre fatto un vanto. Il calcio mancava non solo ai tifosi ma all’identità cittadina. E’ una forma di riscatto sociale per una città di sessantamila abitanti che può crescere e migliorarsi, giorno dopo giorno. I bambini di oggi possono sognare ad occhi aperti quel blasone che i loro padri, per anni, hanno sognato e rivendicato.

Per ora, sarà la Serie D di tutti coloro che hanno sempre avuto a cuore le sorti di questi colori.

FORZA MATERA!

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