L’Angolo del Taccardi: Fidelis Andria – Matera
di Tommaso Taccardi
Prove tecniche di solidità.
Il Matera visto ad Andria, per la prima volta in stagione ha dato prova di squadra solida e che sa bene quel che vuole. Ottimo approccio alla partita e, nella prima accelerazione, vantaggio di Infantino dopo un’azione in velocità orchestrata da Russo e rifinita da Ferrara. Peccato che il gol del materano sia stato annullato per un fuorigioco che solo l’assistente di gara ha visto.
La squadra, dopo i primi minuti di predominio territoriale, ha dovuto lasciare qualche spazio agli avanti pugliesi che, per la verità, si sono resi pericolosi solo con qualche traversone insidioso non creando, sostanzialmente, grossi grattacapi alla difesa materana. Primo tempo combattuto da entrambe le squadre ed equilibrio spezzato a pochi minuti dalla fine della prima frazione di gioco. Calcio di punizione di Maltese all’altezza della trequarti avversaria, palla indirizzata sulla testa di Infantino che non la raggiunge ma che, scavalcandolo raggiunge, Cipolletta che insacca la rete del provvisorio vantaggio. Il capitano non esulta per rispetto alla sua ex squadra ed ai suoi ex tifosi ma porta in vantaggio gli uomini di Panarelli che concludono così in vantaggio il primo tempo.
La ripresa parte con la prevedibile reazione dell’Andria che schiaccia il Matera nella propria metà campo concedendo poche volte le ripartenze agli avanti biancazzurri del Matera (in campo con la maglia granata). Gli attacchi sortiscono il pareggio del neo arrivato Sante Russo che, sfruttando una indecisione della retroguardia materana e un corridoio libero sul suo lato di competenza ha siglato il momentaneo pareggio pugliese.
A questo punto il Matera non si è disunito ed ha alzato il baricentro del suo gioco cercando di pressare più alto la squadra avversaria che, in alcuni disimpegni, appariva in difficoltà. Infatti, pochi minuti dopo, prima un duetto Infantino Ferrara, ha portato alla conclusione insidiosa quest’ultimo e poi, a parti invertite, Ferrara, insinuatosi tra le maglie dei difensori dell’Andria, ha rubato palla e ha crossato al centro dell’area di rigore dove, il sempre presente Infantino, ha incornato di testa la palla che ha poi permesso al Matera di sigillare l’incontro ed espugnare il “Degli Ulivi”.
Alla luce di queste due vittorie di fila la classifica torna a sorridere alla squadra di Petraglia e, se domenica scorsa aveva vinto e non convinto, in questo turno il Matera ha vinto e convinto.
L’attenzione adesso si sposta tutta sulla partita che domenica prossima il Matera dovrà affrontare contro il Casarano (vera pretendente alla vittoria di questo campionato).
Partita tosta che metterà a dura prova la squadra, che vorrà confermare quanto di buono è stato fatto ad Andria.
Nell’ambiente cresce la consapevolezza di avere tra le mani una bella squadra e che, l’obiettivo sbandierato (play-off) è un obiettivo “astratto”. Dicembre è un mese importante anche per il mercato di riparazione. Sostanzialmente sarà dicembre, appunto, il mese in cui si dovrà decidere “di che morte si vorrà morire!”. “Meritiamo di più”, questo è quello che si cantava in curva durante l’ultima partita in casa. Si ha l’impressione, infatti, che si potrebbe alzare l’asticella ulteriormente e rilanciare le ambizioni di squadra, società e, soprattutto, tifosi. Come?
Sarà Dicembre a dirlo, la città non può perdere questa ghiotta occasione.
Unità d’intenti e ambiente compatto sono elementi indispensabili affinché i risultati arrivino. I veri tifosi ce la stanno mettendo tutta, i supporters materani seguono in ogni dove i propri beniamini (oltre 200 ad Andria uniti e compatti). E domenica che hanno voluto sottolineare il loro disappunto per i costi in curva con uno striscione eloquente (in foto) Adesso tocca alla società decidere:
Continuare ad essere un Carneade o decidere “di che morte si deve morire”?