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L’angolo del Taccardi: FC Matera – S.M. Cilento

di Tommaso Taccardi

La partita che si è disputata, al XXI Settembre, tra FC Matera e Santa Maria Cilento  lascia gli appassionati sportivi materani con un pizzico di amaro in bocca per quello che poteva essere e non è stato.

Il bicchiere è mezzo pieno o è mezzo vuoto?

Sicuramente il risultato fa pensare che il bicchiere potrebbe essere mezzo vuoto se si pensa che, sulla carta, la squadra campana era, ampiamente, alla nostra portata. Se, invece, il bicchiere lo si vuole vedere mezzo pieno, basterebbe dare uno sguardo alla classifica per vedere chi sta peggio di noi e farsi un’idea di quale campionato si sta andando ad affrontare. Entrando nei dettagli della graduatoria provvisoria chi, più o meno, sta rispettando le aspettative, classifica alla mano, sembrerebbero Andria e Altamura. Scorrendo la classifica provvisoria del girone, chi arranca è il Nardò, (che vince il confronto contro il Barletta), il Casarano ed il Barletta partito con i favori dei pronostici.

In questa quarta giornata di campionato, sorprende il Rotonda (punti 7) che riesce a bloccare, in casa, sullo 0-0 la capolista Altamura; il Fasano (punti 8) che espugna Bitonto e, appunto, il fanalino di coda (fino a domenica scorsa) Santa Maria Cilento che pareggia a Matera non sfigurando.

Ma entriamo nel dettaglio della partita. Rispetto alla partita di Pagani, in termini di occasioni create, seppur in maniera un po’ confusa, qualche passo avanti è stato fatto. Per quanto riguarda, invece, il reparto arretrato, il povero Axel Lucas sembrerebbe sacrificato sin troppo in quella posizione e basta una piccolissima sbavatura per trasmettere insicurezza in tutto il reparto.
Sia chiaro, il rigore non c’era, il ragazzo è stato vittima di una simulazione evidente non vista solo dall’arbitro ed il suo assistente, ma resta l’ingenuo tentativo di entrata con l’attaccante campano di spalle alla porta braccato da altri due difensori.

La reazione al gol subito ha evidenziato una reazione di carattere e l’ingresso in campo di Maltese ha dato nuova linfa al reparto avanzato che, con l’uscita dell’indomabile Prado ha trovato sbocchi alternativi con la rapidità e l’imprevedibilità di Russo e Ferrara che sono arrivati più volte vicini alla realizzazione finché, poi, ci ha pensato il granitico Cipolletta a garantire il pari ed a farci rammaricare, sull’ultimo tiro del match, per quella traversa che avrebbe garantito i tre punti.

Sia chiaro, il Santa Maria Cilento non ha rubato nulla, ragion per cui, se è vero che ci sarà ancora tanto da lavorare è anche vero che non è il caso di fasciarsi la testa ed essere catastrofisti.
Le partite come quelle di domenica, in tanti casi, si possono anche perdere, il campionato è ancora lungo.

Avanti Bue.