La “Leonessa” in casa del Bue
Li aspettavamo numerosi e in tanti, effettivamente, poi son venuti! La vigilia di quello che consideriamo un derby, Matera – Altamura, è passata con veline provenienti dall’altro lato della “Murgia”, che annunciavano l’invasione della Nord del XXI Settembre da parte di un grosso numero di ultras e supporter biancorossi, le stime si sprecavano con valutazioni approssimative che in ogni caso preannunciavano un afflusso importante, alla fine il botteghino della Curva Nord ha contato poco meno di 500 presenze, un buon numero non c’è che dire considerate anche le avverse condizioni climatiche, con ogni probabilità un record per quanto riguarda la presenza degli altamurani a Matera.
Purtroppo ci siamo persi il loro ingresso nel settore, infatti la tifoseria pugliese ha occupato la curva ospiti, ben mezz’ora prima del calcio d’inizio, con il resto dello stadio praticamente vuoto, fatto che ha pregiudicato l’ingresso ad effetto di una trasferta, almeno nei numeri, così ben riuscita. Gli altamurani dal canto loro, in anticipo e sotto una cielo sempre più plumbeo e carico d’acqua non mancano di avvisare l’intero rione Piccianello del loro arrivo, con cori di scherno verso Matera e soprattutto con cori a favore dei loro gemellati nonché rivali storici dei materani: i potentini. Questo del continuo provocare la tifoseria di casa con continui rimandi al gemellaggio con Potenza sarà il filo conduttore di tutto il registro canoro della prestazione altamurana.
Al mio ingresso nello stadio quindi, trovo gli altamurani disposti in curva con già le loro pezze appese. Ne conto sette principali, tra cui quella degli “Irriducibili”, con altri drappi più piccoli a riempire la schiera centrale di “insegne” dietro le quali, presumibilmente, presiede tutto lo stato maggiore e lo zoccolo duro del tifo organizzato altamurano. La curva è quindi riempita ai lati da due folte schiere di quelli che sembrano tifosi non organizzati, dotati di sciarpa e diverse bandiere, tra le quali si nota anche materiale, manco a dirlo, rossoblu!
All’ingresso in campo gli altamurani partono bene, rumorosi e colorati in un tripudio di sciarpe, bandiere e “2 aste” biancorosse, invitano i propri giocatori a vincere: l’effetto visivo è impattante il volume del tifo buono, tutto il settore risponde al meglio nonostante la pioggia che nel frattempo ha iniziato copiosa a scendere sul manto e le gradinate del XXI Settembre – Franco Salerno di Matera. Alla disapprovazione generalizzata del pubblico biancoazzurro, oggi in un numero stimabile intorno alle 1500/1700 presenze, gli altamurani iniziano quella che è parsa ai più come una vera e propria “guerra per procura”, infatti si sprecano i cori in favore dei gemellati della Ovest potentina e i relativi sfottò contro Matera.
Atteggiamento non del tutto inaspettato questo, ma obiettivamente per quanto mi riguarda un po’ troppo spinto ai limiti della parodia; infatti, nei cori altamurani non ho udito una volta nominare “Altamura”, con continui rimandi al “Leone” e ai “leoni”. Certo il Team Altamura ha un leone nel suo logo, ma è risaputo che Altamura è indicata come la “Leonessa di Puglia”, l’atteggiamento è chiaro ai più, e crea qualcosa di inaspettato: la reazione della Curva Sud, che più di una volta si fa sentire possente e spezza a più riprese quello che sarebbe dovuto essere un monologo biancorosso, e lo fa in maniera devo dire molto intelligente e coerente: se da una parte si tifa il Leone e Potenza, i cori in risposta sono ovviamente contro i potentini.
Il tifo altamurano risente un po’ della pioggia, bisogna dirlo, non pare continuo e i decibel si alzano e si abbassano in maniera considerevole a seconda del coro intonato, c’è spazio anche per due striscioni di scherno verso i materani, il primo rimanda alla fusione e al cambio di denominazione tra il Grumentum-Villa d’Agri e il Matera 2019, il secondo di chiaro stampo sessista, scritto addirittura in rosa, e se la prende con “Minnie” in un improbabile riferimento all’iniziativa del fumetto “Topolino” di dedicare alla Città dei Sassi una trilogia di racconti. E’ inutile dire che pure in questo caso si scorge l’influenza di una certa mano.
In definitiva posso dire che gli altamurani oggi non hanno deluso le attese, come già detto la presenza è stata importante, il tifo in alcuni frangenti “massiccio”, la fattura dei materiali apprezzabile, sono stati poco originali, questo è poco ma sicuro.