NEWSPRIMO PIANOSETTORE OSPITI

Gli ultras antirazzisti mandano in vacanza la Curva Nord

Ultima partita in casa della stagione per il Bue e quindi ultima tifoseria da ospitare per il settore ospiti materano. Al XXI Settembre si gioca Matera – Fasano e la Curva Nord ospita una settantina di sostenitori fasanesi, il grosso dei quali chiaramente ULTRAS si compattano al centro del settore esponendo uno striscione “AVANTI ULTRAS” e a corollario un serie di pezze dove si riconoscono almeno due simboli storici del gruppo Allentati, la Pantera Rosa antirazzista e l’effigie di un CHE stilizzato in azzurro su una “pezza” di colore bianco. Bello l’impatto visivo: i fasanesi colorati e molto espressivi, esporranno durante il match una serie di striscioni di solidarietà verso amici scomparsi e gruppi ultras amici.

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Già dai primi minuti i fasanesi si fanno sentire con bei cori ritmati dal tamburo, il loro stile è consolidato, tipicamente una tifoseria anni 90, con l’impressione chiara di volersi comunque divertire sugli spalti a prescindere dal corso degli eventi in campo. I cori sono quasi tutti di incitamento per la squadra, ma un paio di volte si odono slogan contro i martinesi, loro acerrimi rivali.

L’intensità del tifo nella prima parte del primo tempo è davvero apprezzabile, i fasanesi sono pochi ma si fanno sentire e quel che più conta, costantemente. Il gol del Fasano ad inizio primo tempo poi li galvanizza e li fa esprimere al meglio, finché al gol del pareggio materano i cori calano in intensità e prende la scena il ritmo del tamburo, che fa sempre il suo buon lavoro di diversivo in questi casi.

Il secondo tempo è tutt’altro che noioso, il Fasano effettivamente pare voler addormentare l’incontro, ma i suoi ultras al seguito paiono aver ripreso vigore dalla pausa e continuano a sciorinare il loro repertorio di cori ritmati dal tamburo onnipresente.

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In definitiva a Matera non è stata la loro trasferta più riuscita, ma l’impressione data è quella di un gruppo solido, fermo nei propri ideali con un’identità ben riconoscibile, d’altronde siamo a maggio oramai, il Fasano è salvo, le motivazioni sportive sono azzerate, ma rimane sempre la voglia di esprimere colore e fierezza di appartenenza.