Denis Manu “Abbiamo la mentalità per fare grandi cose”
Di Luigi Mazzoccoli
Ha solo 19 anni ma è già considerato uno dei giovani più promettenti del calcio italiano. Denis Nana, centrocampista classe 2003, nato a Chiari (BS) da genitori ganesi, è cresciuto nel settore giovanile del Brescia, nella cui Primavera due anni fa collezionò 18 presenze con 8 gol e diversi assist. Quest’estate il direttore sportivo Bolzan l’ha voluto a Matera dove, alla sua prima stagione in una prima squadra, si è guadagnato sul campo il posto da titolare fisso, con grandi prestazioni e ben 3 gol, l’ultimo dei quali domenica scorsa a Gravina.
Ciao Denis, com’è nata la tua passione per il calcio?
Da piccolo guardavo mio fratello giocare con gli amici e mi sono appassionato subito. Poi mi ha voluto il Brescia e lì pian piano sono cresciuto. Ho fatto una grande stagione il primo anno nella Primavera, ma l’anno scorso ho avuto un calo mentale. Poi quest’esatte mi ha chiamato il Matera e ho accettato con grande entusiasmo. Anche perchè ho capito che qui posso diventare un calciatore vero
Conoscevi la città? Come è stata l’accoglienza?
Ammetto che non la conoscevo, non sapevo neanche dove fosse. Questo un po’ mi preoccupava, anche perchè è molto lontano da casa mia, da dove finora non mi ero mai mosso. Ma alla fine mi sono convinto e sono molto contento della scelta. E’ una città bellissima, la gente è molto calorosa e c’è grande passione per il calcio. Mi trovo molto bene anche se non ho qui con me la mia ragazza Gaia.
Conoscevi qualcuno dei tuoi attuali compagni?
Si avevo giocato contro Cum nel campionato Primavera, lui era all’Udinese. E poi avevo sentito parlare di Pozzer perchè seguivo l’Inter. Ma in realtà sono tifoso del Manchester United.
Tu sei diventato titolare fisso con l’arrivo di mister Ciullo. Il Matera da allora viaggia in media promozione e tu ne sei diventato uno dei protagonisti. Cos’è cambiato rispetto alla prima parte del campionato?
Il mister ci ha trasmesso il suo entusiasmo e la mentalità vincente. Noi sapevamo anche prima di essere un ottimo gruppo ma non riuscivamo ad esprimere le nostre potenzialità. Lui invece riesce a tirar fuori il meglio di noi e a farsi voler bene. Ora il gruppo è davvero unito e compatto, siamo una cosa sola squadra e allenatore.
Domenica sei corso ad esultare davanti al settore dei tifosi biancoazzurri dopo il gol.
Si, loro sono importantissimi per noi. Avvertiamo il loro amore e questo ci dà una grande carica. Meritano tanto e noi facciamo di tutto per renderli felici.
Hai un modo particolare per esultare, col il dito indice sulla tempia. Ha qualche significato?
Si, indico la mente. E’ fondamentale in ogni cosa: ci vuole mentalità, se hai quella giusta puoi raggiungere ogni obiettivo
E l’obiettivo del Matera quest’anno?
Beh ormai non possiamo più nasconderci: puntiamo ai play-off. Abbiamo dimostrato sul campo di non essere inferiori a nessuno, anzi. E continuando così, dando il massimo domenica per domenica, possiamo farcela.
Il numero 55 sulla maglia?
Sono gli anni di mia madre. E’ la prima volta che sono lontano da casa e ho voluto omaggiarla così. E poi il 5 è il numero preferito della mia ragazza.
Grazie Denis e sempre FORZA BUE!