Bruno Vicente: “Matera città ideale. Siamo tra le più forti del campionato”
Di Luigi Mazzoccoli
E’ brasiliano ma vive da 15 anni in Italia, dove ha svolto praticamente tutta la sua carriera da calciatore. Bruno Vicente, centrocampista classe 1989, esordì in serie B nel Treviso nella stagione 2008-2009, ma quella rimase la sua unica presenza nella squadra veneta. Nella serie cadetta però disputerà altre 11 partite, segnando anche un gol, nel Padova due anni dopo. E poi tanti campionati di serie C in piazze importanti, da Como ad Agrigento, da Castellammare di Stabia a Catania. In mezzo anche una parentesi in Basilicata, a Melfi nella stagione 2016-2017, e una all’estero dal 2012 al 2014, prima nella serie A bulgara nel Botev Vratsa e poi in quella slovena nel Nova Gorica. L’anno scorso la sua prima stagione in serie D nella Casertana, con 29 presenze e 3 gol, suo record personale.
Ciao Bruno, com’è nata la tua passione per il calcio?
In Brasile si nasce praticamente col pallone tra i piedi. Da bambino giocavo per strada con i miei amici e poi a 13 anni mi sono iscritto alla prima scuola calcio, per poi passare nel settore giovanile del Figueirense. Nel 2008 poi, un amico in comune mi mise in contatto con Pedrinho (ex calciatore del Catania tra serie A e B dal 1983 al 1986, ndr), procuratore che ha portato in Italia diversi giocatori brasiliani ed ottenni un contratto col Treviso. L’anno dopo passai al Portogruaro dove giocai titolare e vincemmo il campionato conquistando la storica promozione in serie B. Fino al 2015 ho giocato al Nord e ricordo che mi parlavano male del Sud: quando infatti mi contattò l’Akragas non volevo andarci, ma poi mi convinsi e lì ho riscoperto…il Brasile. Da allora ho sempre giocato in squadre meridionali, con la breve parentesi di Renate due anni fa (da gennaio 2021 a fine stagione, ndr), e mi ci trovo benissimo. Ho ancora la residenza ad Agrigento e lì ci sono tanti amici che spesso vado a trovare, come pure a Melfi.
Come ti trovi nella nostra città? E come è stata l’accoglienza dei materani?
A Matera c’ero stato diverse volte da calciatore (nel 2015-2016 e 2017-2018 con l’Akragas e nel 2016-2017 col Melfi, ndr) e mi avevano impressionato il calore e la passione del pubblico. La città però non la conoscevo e l’ho trovata molto bella e tranquilla, ideale per viverci con mia moglie Jacqueline. Lei è una pallavolista con diverse esperienze in A2 e B1, gioca sempre nelle squadre delle città in cui vado io.
Conoscevi qualcuno dei tuoi attuali compagni?
Ho giocato contro Figliomeni, Russo e Bottalico. E conoscevo di fama Piccioni e Ferrara. Gli altri sono tutti giovani alle prime esperienze, quindi non li avevo mai visti.
Giovani ed esperti che formano un gruppo compatto, sia in campo che fuori
Si e questo è merito del direttore Riccardo Bolzan, che nel formare la squadra ha scelto elementi che dessero garanzie innanzitutto a livello umano e poi anche tecnico. Ciullo ha fatto il resto, senza nulla togliere a Finamore. Il mister è impressionante, sa tutto delle squadre avversarie e conosce ogni singolo giocatore: in settimana ci trasferisce minuziosamente queste informazioni e la domenica quando scendiamo in campo, puntualmente ritroviamo tutto e sappiamo esattamente quello che dobbiamo fare.
Proprio il mister in settimana ha ammesso che sta rivivendo le stesse sensazioni di 30 anni fa, quando da calciatore vinse uno splendido campionato che riportò il Matera in C2. E anche i tifosi rivedono in voi quello splendido gruppo
E noi siamo orgogliosi di questo. Sappiamo che la piazza è scottata dalle tante vicissitudini degli anni passati, ma comunque sentiamo che la gente ci è vicina. A me per esempio capita di essere fermato per strada, la gente mi riconosce e mi saluta. E poi i ragazzi della curva Sud sono fantastici: per noi il loro sostegno in casa e fuori è fondamentale. E continueremo a fare il possibile perchè lo stadio torni a riempirsi.
Ma questo Matera, che da 13 giornate viaggia in media promozione, dove può arrivare?
Noi non ci pensiamo affatto. Nello spogliatoio pensiamo solo alla partita successiva, possibilmente a vincerla. Ma sappiamo di essere forti, lo stiamo dimostrando sul campo. Sicuramente la squadra è tra le migliori del campionato. A fine stagione vedremo dove saremo arrivati.
Grazie Bruno e sempre FORZA BUE!